Buon sabato Sperduti!
Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un articolo di Banaudi Nadia, in cui parlava di un libro da lei letto intitolato “Non siamo qui per caso – Il potere delle coincidenze” scritto da Marco Cesati Cassin (qui il link –> Un libro interessante). Non si è limitata, però, nel semplice esporre il contenuto delle pagine bensì ha optato per arricchire l’articolo con riflessioni, opinioni ed un esempio molto personale riguardo queste fantomatiche coincidenze che ci troviamo davanti nel corso della vita, senza riuscire a decifrarle poi così bene.
Al che, sempre abbastanza curiosa quando si sfiora questo argomento, mi son detta: perché non fare da eco a questo articolo e stilare uno scritto in cui raccontare le coincidenze riscontrate nei miei ventiquattro anni?!
Come idea mi è sembrata frizzante e simpatica … Il problema è che sono passati ben quattro giorni di scervellamenti selvaggi e nemmeno UNO di quegli episodi mi si è palesato nella mente -.- (cosa che, sono sicura, avverrà nel momento in cui smetterò di pensarci!). Senza farmi prendere dallo sconforto, ho quindi pensato di modificare leggermente il tema portante … Così facendo, non vi racconterò di una serie di coincidenze ma di un singolo episodio avvolto dal mistero.
So che già partirete prevenuti, rigirandovi nella mente la classica frase “Babbo Natale non esiste!” … Ma vi chiedo di dimenticarvi i vostri anni, le vostre conoscenze ed esperienze, per la durata di questo mio articolo e di leggerlo con la semplicità di quando avevate sei anni, perché oggi parlerò proprio di lui: l’uomo di rosso vestito che nella notte del 25 Dicembre lascia risuonare fra le stelle il suo misterioso “oh oh oh!”.
Parto dall’inizio di quest’avventura durata un lampo e vi comunico che ero una bambina di sei, massimo sette anni. La serata della Vigilia correva rapida a mescolarsi con le prime ore del giorno di Natale e i miei genitori, furbetti, mi avevano dato l’ordine preciso di non uscire dalla mia camera, che se no il caro vecchio Babbo Natale si sarebbe sentito offeso e non avrebbe lasciato doni. Da piccola ubbidiente quale ero (peculiarità che è andata a stravolgersi nel corso dell’adolescenza) ho eseguito alla lettera.
Chiusa nella mia cameretta ho udito la porta d’entrata aprirsi, e i passi dei miei risuonare in strada. Probabilmente erano diretti alla macchina: il miglior posto in cui nascondere i regali natalizi!
Quindi in casa non c’era nessuno! Ed io tendevo le orecchie alla porta sperando di captare qualche suono rivelatore. Questa era una cosa che facevo sempre, fosse la festività di S. Lucia, quella della Befana o, appunto, di Babbo Natale. Ma non ero mai riuscita nel mio intento … Mai, fino a quella notte misteriosa!
Come ho detto, l’abitazione era vuota … Eppure, all’improvviso due voci hanno dato il via ad una conversazione di cui non ho afferrato l’argomento. La prima voce era spessa, profonda e calda mentre la seconda appariva quasi nasale, leggermente gracchiante.
Come una Speedy Gonzales in formato bimba, sono saltata giù dal mio lettino e mi sono precipitata alla porta con l’orecchio premuto sul legno che mi divideva da quelle strane voci. C’è stato un momento in cui, terrorizzata, ho lasciato volare la mano sulla maniglia, decisa nel voler dare un’occhiata! Ma la cosa più importante era per me non offendere Babbo Natale, a cui ero così affezionata per tutti i giocattoli consegnati a domicilio … Così mi sono bloccata, accontentandomi di origliare quella strana chiacchierata (e ripeto: senza capirci nulla!).
Ero davvero una bambina ubbidiente!
La verità era che, all’idea di trovarmi davanti il vero Babbo Natale, avevo cominciato a farmela un po’ sotto dalla paura … Non sapendo cosa aspettarmi!!
Sta di fatto che poi i miei sono rientrati (tutto è avvenuto nell’arco di dieci – quindici secondi, credo) ed io mi sono piazzata nuovamente sul lettino, sconsolata dal mio coraggio mancato!
Ma non accadde solo questo, durante quella manciata di secondi. Infatti, vicino all’abete addobbato a festa, era comparsa una strana impronta sporca di fango … Ed era di uno scarpone!
Dovendo incamminarci per partecipare alla Fiaccolata di Mezzanotte, ho scoperto questo nuovo indizio quando finalmente mi è stato concesso di mettere il piede fuori dalla camera.
I miei si guardavano intorno perplessi e preoccupati, facendo mente locale sugli oggetti della casa (per capire se fosse “sparito” qualcosa) … Ma non potendo dare nell’occhio con un’eccessiva sorpresa, rischiando di svelarmi l’arcano di Babbo Natale, sono stati costretti a fingere che fosse cosa normale: “Si vede che quest’anno è passato prima … Sarà stato molto più impegnato e di fretta, rispetto alle volte scorse!”.
Io, tutta felice di aver ottenuto la possibilità d’incontrare quell’uomo paffuto … Ed intensamente avvilita per non aver avuto il coraggio di coglierla, premendo sulla maniglia.
Anni dopo, ho chiesto ai miei genitori di questo fatto, sicura che fosse stato un loro “teatrino” per rendere il tutto più veritiero … La loro risposta mi ha fatto sbellicare: “Noi?! Eravamo fuori e la porta era chiusa! Abbiamo dovuto far finta di niente ma ci stavamo cagando addosso! Abbiamo guardato in ogni stanza e controllato se mancava qualcosa … Pensavamo fosse entrato un ladro!!”.
Dopo aver riso come dei pazzi ed esserci raccontati l’episodio dai nostri diversi punti di vista, una domanda mi è sorta spontanea, cancellando il sorriso e lasciando il posto alla perplessità: “Ma quindi … Se non siete stati voi e in casa non c’era nessuno … CHI è stato?!”. Hanno alzato le spalle, in un silenzio di smarrimento.
Un quesito che non ha risposta e credo non l’avrà mai!
P.S. Da casa non è stato rubato nulla xD
Voi, che mi dite? Avete Una Stranezze dal Passato da raccontare?!
!Bacio!
Stella_Marina