Quando non si ha altro da fare, si pensa (versione natura)

Penso, il più delle volte, che ci sia un motivo dietro ad ogni cosa. Pensarlo toglie un po’ di fardello dalle spalle e aiuta a trovare – quanto meno a cercare – il lato positivo. Un qualcosa da cui ricominciare. Penso che, in questa quarantena, ognuno di noi sta combattendo contro qualcosa. Per la prima volta nella storia dell’uomo moderno, quasi tutta l’umanità simultaneamente si sta confrontando intimamente con il proprio essere. Chi lo affronta in silenzio e in solitudine; chi invece lo fa apertamente condividendo; chi ancora ha una spalla a cui raccontare – una ringhiera cui poggiare il cuore -; chi lo sente e per ora ancora riesce a fare finta di nulla e si distrae come può; chi ne parla magari a voce alta a se stesso. Mi guardo attorno e ascolto discorsi, leggo i volti. Se qualcuno, uno a caso, venisse a dirmi che questo isolamento non ha smosso nulla dentro di lui, non ci crederei. Diciamoci la verità: nell’ultimo mese ci siamo ritrovati tutti a redigere una sorta di bilancio di noi stessi. In assenza di distrazioni superflue, ci siamo ritrovati – forse alcuni per la prima volta – a guardarci dentro invece che in foto, ed è naturale essersi posti qualche domanda. Quando tutte le luci abbaglianti del palco si spengono, voltarsi verso il buio oltre le quinte è disarmante. Però l’uscita è dalla parte opposta di quella stanza buia.

Io me ne sono poste tante, di domande. Di risposte sono ancora carente, ma cerco di rimediare. Ed è quello che stiamo facendo tutti, secondo me. Questo isolamento, che ha vanificato in un secondo le centinaia di distrazioni che avevamo creato per sedare i nostri tormenti – le nostre paure – le nostre insoddisfazioni, sembra quasi un bozzolo. Come quello in cui si vanno a riposare i bruchi prima di iniziare una vita in volo. Forse l’analogia è trita, ma più ci penso e più mi appare quella corretta.

Pochi giorni fa mi è capitata fra le mani una frase. Se dopo questa pandemia non saremo delle persone migliori, non avremo imparato nulla nella vita.

Penso che tutti, in realtà e in silenzio, stiamo imparando qualcosa.

Mary

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