#Recensione: A spasso con Bob

Bentornati Sperduti.

Ieri mattina ho notato questo romanzo abbandonato a prendere polvere sul mio comodino. Si tratta di una lettura inserita nella rubrica Gennaio on the read! , così ho preso la palla al balzo per terminarla e potervene parlare. Ricco di argomenti pesanti – disintossicazione, maltrattamento animale, emarginazione sociale – e di profonde riflessioni, questo docu – libro è caratterizzato dal desiderio dell’autore di narrare i fatti semplicemente come sono avvenuti, evitando abbellimenti ed esagerazioni.

Vi presento James Bowen con il suo: A Spasso con Bob.

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Scheda

  • Titolo originale: A Street Cat Named Bob
  • Autore: James Bowen
  • Casa Editrice: Sperling & Kupfer
  • Anno di pubblicazione: 2012
  • Genere: biografico
  • Pagine: 239
  • Prezzo di copertina: € 17, 90

Recensione

«Bob è il mio più caro amico […] e in cambio non ha mai chiesto nulla di difficile: vuole soltanto che io mi prenda cura di lui … »

Essere un musicista di strada per le vie di Londra significa camminare portandosi incollato al corpo il mantello dell’invisibilità di Harry Potter. Questo, James Bowen lo sa bene. Lui che da dieci anni vive alla giornata, portando a casa quelle poche sterline raccattate suonando cover di grandi musicisti nella confusione di Covent Garden. Con alle spalle un passato di solitudine e disperazione messe a tacere da una dose di eroina, James vive il suo presente in un malconcio alloggio popolare assegnatogli dagli assistenti del centro di recupero per tossicodipendenti, guadagnando il giusto per sopravvivere e tenendo a bada il continuo bisogno di annebbiarsi la coscienza grazie ad una quantità giornaliera di metadone prescritta dal medico.

Questa è la sua vita. Fino a quando, un giovedì di marzo del lontano 2007, nota appallottolato su di uno zerbino del condominio un giovane gatto. Tra il bellissimo manto rossiccio che lo ricopre sono visibili i segni di un’esistenza in strada: il pelo è arruffato e sporco, lasciando intravedere chiazze di pelle nuda ed una profonda ferita non ancora cicatrizzata. L’istinto suggerisce a James di prendere fra le braccia quel gatto infreddolito e accudirlo, ma la ragione lo convince dell’idea che possa avere nei dintorni un padrone dal quale tornare, così dopo un paio di carezze amichevoli lo abbandona in quell’atrio buio. Il giorno dopo però, di prima mattina, ritrova il felino immobile nello stesso identico punto. Tutto solo. Decide allora di lasciar passare ancora qualche giornata, prima di sollevarlo in un abbraccio e portarlo al caldo del suo umile appartamento.

Dopo aver fatto delle ricerche nel quartiere sperando di scovare il luogo di provenienza dell’animale – senza trovare riscontro – prende la decisione di tenerlo con sé fino al momento in cui non sarà completamente guarito dal morso sulla zampa posteriore e, non potendo lasciarlo senza un nome, opta per chiamarlo come uno dei protagonisti della serie “I segreti di Twin Peaks”: Bob.

Ha così inizio la loro convivenza.

A seguito di una necessaria visita dal veterinario con una cura prescritta di antibiotici, l’infezione alla zampa comincia ad attenuarsi ed il pelo torna lucido e folto, risvegliando immediatamente il carattere vispo ed energico di Bob che sembra divertirsi nel distruggere portine – sedie – calzature e pure il divano, già abbastanza usurato dal tempo. James comunque rimane fermo sull’idea di riportarlo in strada, non volendo interferire con la libertà del suo nuovo amico. Purtroppo è Bob a pensarla diversamente e, nonostante il ragazzo cerchi di allontanarlo, lui continua a seguirlo imperterrito nel tragitto per Covent Garden, esprimendo chiaramente la sua intenzione di non tornare un’ombra invisibile fra gli sguardi dei passanti.

Una volta convinto James, la loro amicizia cresce giorno dopo giorno trasformandoli in brevissimo tempo, oltre che in due anime gemelle, in soci d’affari pronti a condividere il bello e il brutto tempo della vita di un’artista di strada. Anche in questo caso è Bob a decidere: prende infatti l’abitudine di accompagnare James nelle sue ore alla chitarra nel centro di Londra, raddoppiando fin da subito il guadagno medio di una giornata. Tutto merito della sua irresistibile dolcezza che sembra suscitare parecchio fascino tra gli avventori di Covent Garden. Non mancheranno però i brutti incontri con individui ostili, come non si faranno attendere nemmeno le calunnie sputate senza ritegno, rischiando seriamente di trascinare questa strana coppia di protagonisti in problematiche assolutamente non trascurabili.

Ma cosa avviene quando un piccolo pelosetto squarcia le tenebre del passato con i suoi occhietti? Prende vita una magia che dirada la nebbia, quel tanto che basta per permettere ad un raggio di sole di trafiggere l’oscurità. Questa è la storia di James e del suo Bob, un ex tossico tornato alla vita e un randagio a cui è stata donata la seconda occasione … Insieme hanno costruito quella famiglia di cui entrambi sentivano fin troppo la mancanza.

Considerazioni personali

L’unico appunto che mi sento di fare riguardo questo romanzo è l’idea, più volte espressa nel corso della trama, che sono gli animali “speciali” quelli a cui dover rivolgere comprensione e amore, sottolineando spesso le peculiarità di Bob come giustificazioni dell’affetto dimostratogli da parte delle persone. Io sono dell’avviso che ogni animale meriti rispetto e amore, perché ognuno di loro possiede quel qualcosa che lo rende assolutamente impareggiabile!

Una commovente storia di riscatto che dona al lettore parecchi spunti su cui riflettere, insegnando quanto migliore possa trasformarsi la vita semplicemente permettendosi di non viverla nell’odio.

Voto: 9/10

Mary

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