Jules Verne

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Primo di cinque fratelli nasce a Nantes, comune francese capoluogo dei Paesi della Loira, l’8 febbraio 1828 da Pierre Verne e Sophie Allote de la Fuÿe, due borghesi, iniziando già dal liceo a studiare retorica e filosofia, cimentandosi nella scrittura di poemi e di un paio di tragedie in versi. Scelta che lo fece entrare in contrasto con il padre, avvocato, desideroso di tramandare la professione al primogenito. Per questo motivo terminati gli studi nella città natale, Jules Verne parte alla volta di Parigi, durante un periodo di grandi disordini politici, per intraprendere il percorso in giurisprudenza. Luogo in cui inizia a frequentare assiduamente i circoli letterari (facendo la conoscenza di molti volti illustri, fra cui Alexandre Dumas) e la Biblioteca comunale, studiando e trascrivendo appunti riguardo casi storici e scientifici.

Nel 1850 abbandona definitivamente la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura, avendo testato le proprie capacità già da un paio d’anni (1848) scrivendo libretti per operette assieme a Michel Carré. Purtroppo le commedie e le tragedie di Verne non riscuotono successo, fattore che lo spinge ad utilizzare la conoscenza con Alexandre Dumas. Due anni dopo (1852) diventa segretario del teatro di Dumas, Théâtre Historique, per passare successivamente all’Opéra-Comique.

Nel 1857 si lega ad una ricca vedova, Honorine Morel, in un matrimonio non troppo felice ma fruttuoso per quanto riguarda la sfera economica; giungendo all’età di trentacinque anni, cinque anni dopo le nozze (1862), ad intraprendere la carriera di scrittore che porterà avanti fino al 1905, anno in cui risale la pubblicazione postuma di sessantadue suoi romanzi e diciassette dei suoi racconti.

Il successo, Verne, lo raggiunge principalmente grazie all’editore Pierre-Jules Hetzel. Infatti, dopo avergli pubblicato nel 1863 il primo volume di racconti intitolato Cinque settimane in pallone (ispirato alle imprese pionieristiche dell’amico fotografo Nadar, amico da cui Verne venne ispirato per creare il personaggio di Michel Ardan nel romanzo Dalla Terra alla Luna del 1865), gli propone un contratto ventennale con l’impegno di pubblicarne tre ogni anno, concedendo così a Verne di concentrarsi unicamente alla realizzazione delle sue opere, abbandonando l’impiego come agente di cambio e arrivando, nel tempo, a pubblicare nella collana Viaggi Straordinari sessantadue romanzi e diciotto novelle.

Sempre nel 1863 Verne scrive Parigi nel XX secolo. Rifiutato da Hetzel, quest’opera dovrà aspettare, in una vecchia cassaforte, ben centotrenta anni per essere pubblica da Hachette, nel 1994, ed essere venduta a duecento mila copie nel giro di pochi giorni.

Nel 1866 si trasferisce in una cittadina sull’estuario della Somme, dove compra il suo primo battello per navigare lungo il Canale della Manica. Solo un anno più tardi si imbarca a Liverpool sul piroscafo Great Eastern con il fratello Paul, traendo così inspirazione per il romanzo Una città galleggiante, 1867 e l’anno in cui termina anche uno dei suoi capolavori, 20.000 leghe sotto i mariIl giro del mondo in 80 giorni viene pubblicato nel 1873, permettendo allo scrittore di acquistare lo yacht Saint-Michel II.

Su richiesta della moglie, nel 1872 Verne si trasferisce ad Amiens, città natale di Honorine, dove prende parte e, successivamente diventa direttore, dell’Académie des Sciences, des Lettres et des Arts e dove fa la conoscenza del pittore Jean de Francqueville.

Con il 1886 inizia un duro periodo per Verne denominato da lui stesso “periodo nero”, caratterizzato dalla morte di persone a lui vicine (tra cui quella dell’editore Hetzel), dai problemi con la moglie e con il figlio difficile nonché dall’avversione nei suoi confronti del nipote psicotico Gaston, che tenterà di assassinare lo scrittore.

A causa della forte nevrosi, Verne viene colpito da una paralisi e finirà la sua vita su una sedia a rotelle. Anche i suoi romanzi vengono coinvolti nel mutamento, orientandosi in trame lugubri e complesse che lasciano trapelare l’amarezza dello scrittore per il genere umano e per l’uso malefico della scienza. Esempi di questo nuovo stile si trovano in Robur il conquistatore e ne Il castello dei Carpazi.

Jules Verne muore ad Amiens nel 1905, all’età di settantasette anni e viene seppellito nel Cimitero Della Maddalena.

Il figlio Michel, dopo la scomparsa del padre, porta a pubblicazione molte opere rimaste inedite, riadattandole.

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Piccolo aneddoto sul giovane Verne.

All’età di undici anni, fuggì di casa per imbarcarsi su una nave diretta verso le Indie. Lo scopo era di acquistare una collana di coralli da regalare alla cugina Carolina, di cui era innamorato. Desiderio che durò assai poco dal momento in cui, essendo il padre magistrato, lo trovò mentre ancora si trovava nei Paesi della Loira e lo riportò a casa.

Di suo ho letto: Viaggio al centro della Terra

!Bacio!

Stella_Marina

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