Pensieri e Peccati

Delle volte mi capita ti soffermarmi su questioni comuni e rimanerci concentrata fino ad averle completamente destrutturate, imbarcandomi a caccia di nuove interpretazioni, lontane da quelle a cui siamo abituati.

Poco tempo fa, chiacchierando (com’è solito) alla finestra con Hugo, la mia attenzione è stata attratta dall’idea collettiva dei sette peccati capitali e ho cominciato a pormi delle domande, cercando un riscontro nei reali vizi delle persone.

Per cominciare, è d’obbligo elencare e definire, in base al comun pensiero, i peccati biblici dai quali sarebbe meglio non lasciarsi macchiare.

Accidia: identificabile con l’inerzia, la pigrizia, la svogliatezza nel vivere. Spesso confusa con l’acidità espressa da una persona scontrosa.

Invidia: il termine è parecchio intuitivo e comprende ogni sorta di malessere provato da un individuo per le fortune altrui.

Lussuria: meglio conosciuta come piacere e godimento del sesso atto al divertimento e non limitato alla procreazione.

Ira: atteggiamento violento e rissoso attuato da una persona in una determinata situazione.

Gola: l’ingordigia, l’abuso esagerato dei piaceri culinari.

Avarizia: la nota taccagneria che spinge un singolo a non apprezzare ciò che possiede ma a ricercare ostinatamente ben più ricchi averi, obbligandolo nell’insoddisfazione.

Superbia: convinzione sfrenata di godere di uno status di superiorità rispetto agli altri, che spesso sfocia in disprezzo.

Ora che, bene o male, le definizioni come tutti le conosciamo sono state elencate, vorrei passare alla mia interpretazione basata, non su studi teologici o scientifici, ma unicamente sull’osservazione del mondo circostante.

Non di tutti i peccati posso fornire una seconda lettura però mi impegnerò ad esprimere le mie opinioni sui restanti, con umiltà e chiarezza.

Invidia e Avarizia: alcune persone inscatolano le proprie invidie, terrorizzate dall’idea di cedere al peccato mortale, ma se la gelosia fosse da attribuirsi a pensieri effimeri, del tipo: “Guarda tu che bella macchina si è preso quello!! Piacerebbe pure a me potermela permettere!” oppure “Sta stronza si fa le vacanze a Miami e io me ne resto a casa!”, dubito che meriterebbe una classificazione nei peggiori peccati. Eppure, spesso le persone schiacciano al limite del possibile queste piccole e innocue rivalità, lasciandole macerare fino alla completa trasformazione in reale e pericoloso risentimento. Personalmente penso che la lettura sia da estendere a situazioni ben più pesanti … Non è forse peccato l’andare a muovere guerra contro uno Stato o ad un popolo per impadronirsi di un qualcosa che possiedono?! Un esempio storico pienamente inerente lo si può trovare nell’ingiustificato genocidio dei nativi americani. Gli europei dei tempi, non vennero forse mossi da Invidia e Avarizia nello sterminio di quei popoli, con l’arrogante scopo di rubarne le terre?!

Lussuria: non sia mai che il sesso risulti piacevole e che venga praticato in assenza del fine ultimo della procreazione, è stato insegnato! A rigor di logica, chiunque si diverta con manette, corde, fruste o anche semplicemente con della panna montata, può rassegnarsi ad un’esistenza da peccatore! A parer mio, sono troppe le seghe mentali riguardanti questo argomento: sadomaso, feticismo, sex toys, linee erotiche non sono altro che un gioco praticato da individui consenzienti, di conseguenza non reca danno! Ciò che realmente genera un oltraggio, ed è anche l’unica cosa su cui questa categoria punta il dito (secondo me), è lo stupro! … Perchè non esiste peccato nel sesso, tranne uno: l’abuso!

Superbia: di questa il Mondo ne è sommerso! L’uomo, inteso come specie, persevera in questo vizio dagli albori della sua esistenza. L’uomo comanda, l’uomo inventa, l’uomo possiede l’intelligenza, l’uomo decide. La nostra intera storia è fondata sulla meschina Superbia di questo essere (che siamo tutti noi), convinto all’estremo di possedere un diritto ultraterreno che lo conferisce padrone indiscusso della Terra e delle sue Creature.

Gola: “Ho già mangiato due fette di torta, se mi abbuffo pecco di Gola!” … Eh già, perchè è questa la perversione! Non sarà, forse eh, la malata convinzione di potere, o meglio DOVERE, uccidere migliaia di vite ogni giorno per un petto di pollo fumante nel piatto?! Questa non è Gola?! Potrebbe non centrare nulla … Ma vedo più peccato straripare dal comune pensiero che l’animale sia cibo, che non da un’abbuffata di zuccheri raffinati!

Considerazione fuori contesto:

Esattamente come per il mito dell’Arca di Noè, la cui chiave di lettura, ci è stato insegnato fin da bambini, risiede nel giusto timore di noi uomini dinanzi alla potente collera del nostro Creatore.

Dal canto mio, credo esista una seconda chiave, in grado di spalancare quella porta cigolante sul retro della morale di questa storia: considerando la convinzione generale che ci spinge a identificarci come gli unici favoriti di Dio … Perchè, quindi, sull’Arca venne salvata una coppia per ogni specie animale mentre, tra le razze degli uomini, ad una sola fu concesso il permesso di salpare?! …

 

!Bacio!

Stella_Marina

2 pensieri riguardo “Pensieri e Peccati

  1. Mi piace questa reinterpretazione in chiave moderna dei vizi, preferisco vizi a peccati perché altrimenti vivrei già odorando di zolfo…
    Sono d’accordo sulla linea del sesso, e la prima cosa che mi è venuta in mente è la pratica dell’infibulazione, tremenda e drammatica che impedisce alla donna di provare piacere.
    Ah , per l’uomo non esiste ovviamente una simile oscenità.
    Quoto anche lo sterminio degli animali per avere frigoriferi e supermercati straripanti di prodotti che difficilmente potranno essere consumati.
    Sono dei bei spunti di riflessione quelli che hai scritto, davvero, sarebbe bello discuterne e confrontare le idee delle altre persone

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    1. Ho preso la decisione di raccontare le mie opinioni su questo blog proprio per il piacere di discuterne con persone diverse, con pensieri diversi!
      Mi fa piacere sapere che hai trovato il mio articolo come un valido spunto di riflessione!! 🙂

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